1-415-961-7860
Libri per adulti
Letteratura e narrativa
Audiolibri
9788833537542
$ 29.99 USD
A distanza di sessant'anni dall'uscita, Accattone non ha perso la carica eversiva che nel 1961 suscitò un forte clamore di cronaca e l'intervento della censura. Lo si può guardare come un'aspra denuncia sociale delle condizioni di vita dei sottoproletari romani o come lo straordinario documento antropologico di un passato che ancora si proietta nel presente. Lo scenario della periferia, infatti, non smette di accogliere nei suoi gironi infernali sempre nuove figure di emarginati. Ma, al di là della dimensione politica o sociologica, la forza del film risiede soprattutto nella sua prospettiva estetica. Accattone è la folgorante invenzione di uno stile che, attraverso un raffinato primitivismo, infrange le regole della bella scrittura cinematografica e i consueti canoni neorealisti di rappresentazione della povertà. Le borgate sono immerse in una luce accecante, quasi ultraterrena. I sottoproletari sembrano personaggi di pale d'altare, divinità di antichi affreschi. I loro gesti violenti e insensati sono sacralizzati dalla solenne musica di Bach. Un'aria funerea spira tra le baracche desolate e i prati bruciati dal sole, esaltando la «disperata vitalità» e la sensualità feroce dei corpi che li attraversano. Privi di qualsiasi proiezione in un mondo migliore, i delinquenti pieni di innocenza di Accattone non hanno speranze di redenzione sociale o religiosa, sono tragici eroi dell'impotenza e del nichilismo. Il loro unico riscatto è affidato alla trasfigurazione mitica dello sguardo pasoliniano.