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L'adultera

"Da lontano, sulla riva del mare, sembrava un cumulo di alghe o un piccolo tronco arenato. Poi il vecchio, avvicinandosi, vide che era una donna." Così comincia, da lontano - come in un campo lungo seguito da un primo piano - il nuovo, vibrante romanzo di Giuseppe Conte, rivisitazione di una figura evangelica, l'adultera, che è al tempo stesso emblema di ogni donna: oggi più che mai, per la forza della sua stessa debolezza. Salvata, grazie all'incontro con il Maestro, dagli uomini e dalla lapidazione, ma non da se stessa, vivrà sempre in preda alle proprie passioni. Cadrà e si rialzerà, in fuga perenne da tutti, attratta solo dalla seduzione silenziosa del mare. Un ritratto potente, specchio di chi sceglie di sottostare alla passione, anche a rischio di perdere tutto ciò che possiede. Difficile quindi, leggendo, non pensare, anche solo per un attimo, "l'adultera sono io". Ma chi o, meglio, cosa tradisce in realtà l'adultera? Gli altri o solo la propria possibilità di redenzione? Ogni personaggio che attraversa il suo destino rappresenta una tappa di un percorso vissuto, tra sentimento e sensualità, che dalla Palestina la porterà a Cipro e quindi a Roma: dall'amato fratello Joram al ricco mercante Yakub, cui il padre la darà in sposa; e ancora il centurione romano Lucio, uomo solo e sensuale, la malinconica ed enigmatica Lavinia, il saggio greco Fedro e lo sprezzante patrizio Gaio. Durante l'incendio ordito da Nerone, in fuga da Roma in fiamme, cercherà pace e salvezza andando ancora una volta verso il mare. E proprio qui, sulla spiaggia, mentre traccia con le dita quegli stessi segni che aveva visto disegnare al Maestro sulla spianata del Tempio di Salomone, incontrerà il misterioso vecchio, cui racconterà per la prima volta senza censure la sua più intima, segreta, storia di donna.

  • Autore: Giuseppe Conte
  • Formato: Rilegato, 14.5 x 21 cm
  • Pagine: 284
  • Editore: Longanesi
  • Collana: Biblioteca di narratori
  • Anno: 2008

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